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Proposta del mese

Lo Statuto

COSTITUZIONE E FINALITA’

2. Il fine dell’Associazione è di favorire la santità della vita cristiana nei laici e di coinvolgerli più attivamente nella diffusione del regno di Dio nel mondo, secondo le indicazioni del Magistero della Chiesa, alla luce della spiritualità dell’Amore Misericordioso.

 

 
Dagli scritti di Madre Speranza  

Gesù ci ha dato la vocazione per  glorificarlo

Credo che Gesù, chiamandoci ad essere membri della famiglia dell’Amore Misericordioso, ci abbia detto: “desidero vederti correre nel cammino della santità con l’esercizio della carità e il sacrificio. Voglio che il povero trovi in te il conforto, il bisognoso l’aiuto e che mi conduca il povero peccatore che attendo per colmarlo della mie carezze paterne. Digli di non temere per le offese che mi ha arrecato, perché il mio cuore Misericordioso lo ha già perdonato e lo ama con infinito amore. Non dimenticare  che il sacrificio apre il cammino alla santità e aiuta l’anima a raggiungere rapidamente l’amore che sarà la sua felicità”

Pensiamo che Gesù ci ha dato la vocazione per glorificarlo; pertanto impegniamo continuamente lo spirito, il cuore e la nostra volontà per procurargli questa gloria. Non dimentichiamo che l’anima triste cade nello scoraggiamento e in questo stato si sente incapace di morire a se stessa per darsi a Gesù, dimentica che il fine del religioso è la carità e il sacrificio e così, invece di essere di conforto ai fratelli, rende loro la vita più dura e pesante.

[El pan 2, Consigli pratici - 1933]

 

Da un’omelia del Card. GROCHOLEWSKI    (31.3.2004)

Proporre la santità della vita non è altro che proporre la via della verità e della libertà.

Alla luce della fede, la santità è vita nella verità, nella verità intera, non limitata alle realtà materiali o alla vita soltanto terrena. Infatti, il santo prende in considerazione sia i beni materiali che spirituali; tiene conto della realtà terrena come anche di quella soprannaturale; contempla la propria vita non soltanto nella prospettiva temporale, ma anche eterna. In altre parole, il santo vive nella verità considerando tutti gli aspetti della propria esistenza.

La cosa poi più importante è che chi mira alla santità si apre a Dio che è il bene supremo e la fonte della verità. Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita". Ha promesso di mandarci lo Spirito Santo come "lo Spirito di verità", che ci "guiderà alla verità tutta intera". Ha pregato il Padre per i suoi discepoli: "Consacrali nella verità. La tua parola è verità". Davanti a Pilato disse: "Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità".

Seguendo Cristo radicalmente, camminiamo nella verità, nella verità intera, nella verità che non delude.

A tale riguardo, vorrei sottolineare anche un'altra cosa: la santità della vita e l'apertura alla grazia ci aiutano in realtà a comprendere più profondamente le verità di Dio. San Paolo giustamente nota: "L'uomo naturale non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle". Solo l'esperienza del silenzio e della preghiera offre l'orizzonte adeguato in cui può maturare e svilupparsi la conoscenza più vera, aderente e coerente" del mistero di Dio. Per questo motivo ci sorprende spesso la penetrante comprensione delle verità di Dio che dimostrano i santi, anche quelli senza grandi studi.

Sì, la via della santità è un cammino nella verità, nella verità tutta intera.

Gesù nel Vangelo dice anche che "la verità vi farà liberi". Il Divino Maestro parla qui della libertà vera, spirituale. In realtà, il cammino nella verità, ossia lo sguardo su tutti gli aspetti della nostra esistenza, ci aiuta a trovare una giusta scala dei valori. Ci aiuta, quindi, a non diventare o rimanere schiavi dei beni materiali e delle nostre concupiscenze, dei vizi, del peccato, ma ci spinge e ci rende capaci di mirare ai valori più importanti, indistruttibili, perenni.

Chiediamo al Signore di aiutarci a saper prendere sul serio l'invito alla santità nelle nostre ordinarie condizioni di vita, che non è altro che l'invito a camminare nella verità intera e nella autentica libertà.

(dalla Preghiera di preparazione al Convegno del 7-8-9 maggio 2010)



 

 

 
 
    aggiornato il 9 aprile 2010